Come scoprire se i nostri piccoli soffrono di allergie

Il momento in cui si inizia a dare cibo ad un bambino è molto importante ma, al tempo stesso, delicato. Nella mente di mamma e papà arrivano tantissime domande, molte inerenti le allergie alimentari. Quali alimenti potrebbero con più probabilità causare allergie nei bambini? Come si fa ad evitare qualunque rischio?
Iniziare gradualmente è il segreto. In questo modo si può scoprire se c’è qualche cosa che provoca reazione nel corpo del pargolo. Se non si inizia un passo alla volta, cioè un alimento alla volta, un genitore può avere difficoltà a cercare le motivazioni di una eventuale allergia tra tanti alimenti che sono stati somministrati tutti insieme. Ad esempio, se si danno al bambino tre nuovi alimenti in un giorno e lui o lei sviluppa una reazione allergica, si corre il rischio di non sapere quale dei vari cibi possa averla provocata.
Ogni volta che si introduce un nuovo alimento è consigliato attendere da tre a cinque giorni prima di introdurne uno nuovo.

Meglio non eliminare mai nessuno degli alimenti che il bambino sta già mangiando per non perdere la certezza che essi siano sicuri, dato che non hanno scatenato alcuna reazione.
Con oltre 160 cibi allergizzanti, si capisce bene come il rischio concreto che il bimbo possa sviluppare un’allergia c’è. Tra questi ce ne sono 8 che, statisticamente parlando, sviluppano la maggior parte delle allergie, ovvero:

  • lattosio (latte e mozzarella, meno lo yogurt)
  • Uova
  • Arachidi
  • Frutta secca (noci o mandorle)
  • Pesce (sia di acqua salata che dolce)
  • Molluschi
  • Soia
  • Grano

Per la gravità delle reazioni allergiche conviene introdurre questi alimenti poco alla volta. Particolare attenzione bisogna prestare alle arachidi, che non dovrebbero essere introdotte prima dei 3 anni.
Ricordate che i sintomi di un’allergia alimentare di solito appaiono poco dopo che il cibo è stato mangiato, da pochi minuti fino ad un paio di ore (dipende sia dalla gravità dell’allergia che dalla quantità di cibo ingerito). Da tenere d’occhio ci sono orticaria, pelle arrossata o eruzioni cutanee, gonfiore di viso, lingua o labbra, vomito e / o diarrea, tosse, difficoltà di respirazione e perdita di coscienza.

Qualora si riscontrasse anche uno solo di questi problemi urge chiamare il 118.