Adottare un bambino è una questione particolarmente delicata e sono tante le domande che nascono nella testa dei futuri mamma e papà: riuscirò a farlo stare bene? Si adatterà alla nuova casa? Chi sono i genitori naturali? Avrà delle malattie ereditarie?
Fenilchetonuria, ovvero la difficoltà a metabolizzare un elemento costitutivo delle proteine (la fenilalanina), fibrosi cistica, cioè la mancanza di una proteina nel corpo che porta a difficoltà a respirare, infezioni polmonari e problemi digestivi, e distrofia di Duchenne, la più frequente forma di distrofia dell’infanzia, sono solo tre delle possibili problematiche genetiche che un bambino potrebbe avere.
E’ proprio su quest’ultimo punto che ci andiamo a concentrare in questo articolo: come fare per informarsi su eventuali malattie ereditarie del proprio futuro figlio o figlia?
Il primo passo è sicuramente quello di chiedere all’ente dove si vuole fare l’adozione. Se un ospedale, ad esempio, dovrebbero sapere quello che il bambino potrebbe avere a meno che non sia stato abbandonato. Lo stesso dicasi per eventuali orfanotrofi, dove però risalire alla storia del bambino potrebbe essere più complesso, dipende anche dall’età del bimbo e dalla sua nazionalità.
Purtroppo, decidere se fare l’adozione o meno sulla base delle eventuali malattie ereditarie potrebbe non portare da nessuna parte.
Se, invece, hai già adottato un bambino e vuoi farlo controllare per sapere a cosa potresti eventualmente andare incontro, allora la cosa più importante è la visita pediatrica.
E’ importante contattare il pediatra il prima possibile, in maniera particolare se si sta adottando un bambino proveniente da un’altra nazione. Tra le informazioni che bisogna dargli ci sono la nazionalità del bambino, eventuali consuetudini locali o qualunque altra notizia relativa alla salute del bambino e alla sua crescita.
La prima visita medica verterà ovviamente sullo stato di salute generale del bimbo e sarà svolta anche per andare alla ricerca di eventuali segnali che potrebbero far presagire un eventuale disturbo. Gli esami saranno sia fisici che neurologici, perché ci sono diverse problematiche genetiche che colpiscono il cervello e bisogna cercare di escludere il più possibile.
Se la visita è andata bene e il bambino è sano, la miglior cosa che si possa fare per avere la certezza che non sviluppi in futuro problematiche legate a tali malattie genetiche (ce ne sono alcune che si notano solo a partire da alcuni anni di età) è tenerlo controllato, verificare che cresca sano e in forma, e fare delle visite periodiche dal pediatra, prima, e dal medico, poi.